TE LE SUONA...E TE LE CANTI..!

Non giriamoci attorno: i Subsonica hanno cambiato la musica italiana. Hanno sperimentato un genere da noi inedito, il rock contaminato con l'elettronica. Lo hanno portato ai vertici delle classifiche, sono stati la prima band di una nuova generazione ad andare a Sanremo quando il festival rappresentava il vecchio, aprendo le porte a chi ci è andato negli anni successivi. Hanno fatto tour spettacolari e innovativi. Negli ultimi anni però si erano guardati più indietro e a lato, che avanti: la celebrazione dei 20 anni di "Microchip emozionale", la pubblicazione di "Mentale strumentale” (l'album senza canzoni inciso nel 2004, all'epoca della rottura con con la Mescal), le carriere laterali e progetti solisti di Max Casacci, Samuel, Boosta, Ninja e Pierfunk. "Realtà aumentata" è il primo disco di nuove canzoni a quasi sei anni da “8”. Un album che riporta tutto a casa, raccontando in maniera esemplare le varie anime della band: guarda al presente, con diversi accenni alla realtà che ci circonda, fin dal titolo, e traccia la strada per il futuro della band. I Subsonica, presentandolo ieri alla stampa, lo hanno definito “Un album identitario, con tutti i marchi distintivi della band, suono ritmo parole, ciò che ci ha reso riconoscibili, ma calato in una forma espressiva nuova”. Ed è vero: c’è l’elettronica, sia quella classica (il piano house di “Mattino di luce”) sia quella più contemporanea (“Cani umani”), c’è il rock (le chitarre di “Pugno di sabbia”), c'è il ritmo di "Nessuna colpa" (con un incipit che ricorda "Colpo di pistola"), "Africa su Marte" e di "Scoppia la bolla", unico brano con featuring, Ensi e Willie Peyote. Ci sono il minimalismo di "Missili e droni" e la ballata "Adagio". Ci sono canzoni che uniscono tutto assieme come "Universo", con gli archi di Davide Rossi, amico storico della band con cui però non aveva mai collaborato. Nel disco c'è anche Marta Salogni (mix e programmazione addizionale), collaboratrice già in passato, da prima che diventasse nota a livello internazionale. “I Subsonica sono nati in un periodo in cui l’avvento del campionatore ha cambiato le carte, tutti potevano fare tutto. Abbiamo costruito il nostro modo di fare musica senza seguire un genere, ma seguendo la nostra emotività”, raccontano, spiegando che la band è un’entità la cui somma è maggiore delle singole individualità - che pure non sono facili da mettere assieme, anche semplicemente nello stesso spazio o trovando la volontà di farlo. La differenza di “Realtà aumentata” rispetto ad “8” - album che oggi la stessa band ammette essere poco coeso, fatto di spunti individuali più che il progetto organico di una band - è che stato fatto davvero insieme, anche fisicamente, con la band che si è ritirata a Le Baladin, birreria di Piozzo (Cuneo) dove anche i Marlene Kuntz hanno inciso il loro ultimo lavoro. E si sente: pure nella differenza di approcci alle canzoni, “Realtà aumentata” suona più organico, mette assieme il sound classico della band con uno sguardo sul presente, riassunto nella frase che dà il titolo all'album: "La realtà è aumentata quando l’utopia si è arresa” ("Africa su Marte”). Canzoni che parlano di omofobia, di rabbia per “un passato che non passa mai”, di migrazione (“Se il mare affonda nella gola di un bambino/Se nello specchio si nasconde l’assassino/Negare sempre tutto ancora una volta” in “Nessuna colpa”), di guerra ("Missili e Droni"). Riflettono con ironia sul tempo che passa in “Scoppia la bolla” (“Tra mille bolle tu di che bolla sei/Io sto nella mia qui dal ’96”). Second Boosta, che lui avrebbe voluto fare il giornalista, il titolo di un articolo che racconta questo album dovrebbe essere “I Subsonica ci servono”. Servono ai membri della band, che dicono di avere un rapporto profondo e intenso. "servono alle persone della cui vita sono stato parte”. Pazienza se non sono stati presi a Sanremo, dove avrebbero fatto una gran figura: come dice ancora Boosta, il Festival è sempre importante ma non tutta la musica italiana gira lì attorno. I Subsonica avrebbero potuto scioglersi: per fortuna non lo hanno fatto, continuano a fare la loro strada, a fare bene alla musica italiana. Fonti dal WEB TRACKLIST 1. Cani Umani 2. Mattino di Luce 3. Pugno di Sabbia 4. Universo 5. Nessuna Colpa 6. Missili e Droni 7. Scoppia la Bolla feat. Willie Peyote, Ensi 8. Africa su Marte 9. Grandine 10. Vitiligine 11. Adagio TRACKLIST 01. Cani Umani (03:31) 02. Mattino di Luce (03:45) 03. Pugno Di Sabbia (03:36) 04. Universo (04:40) 05. Nessuna Colpa (03:43) 06. Missili e Droni (04:17) 07. Scoppia la Bolla (feat. Willie Peyote & Ensi) (04:39) 08. Africa su Marte (04:41) 09. Grandine (03:18) 10. Vitiligine (04:26) 11. Adagio (03:50)

Fonti dal web 

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